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Il fascino dello Studio Ghibli



Lo Studio Ghibli è uno studio cinematografico d’animazione fondato a Tokyo da Hayao Miyazaki nel 1985. I film prodotti ebbero sin da subito un enorme successo sia in Giappone che nel resto del mondo: Miyazaki vinse infatti l’Oscar per il miglior film d’animazione nel 2003 con La Città Incantata e fu più volte invitato al Festival del Cinema di Venezia. Questo successo è da attribuire alla delicatezza delle immagini e dei colori che rendono i film dello Studio Ghibli affascinanti anche agli occhi di chi non apprezza le trame fantasy o le storie per bambini.

La magia di queste opere è intrisa nelle immagini, curate in ogni minimo dettaglio, tanto che, nonostante sia proprio l’immersione in un mondo cartoonesco a caratterizzare questi film, quasi ci si dimentica di star guardando un’animazione e ci si proietta in un’altra realtà.

Ognuno di noi ha desiderato, almeno una volta nella vita, di vivere in un “altro mondo”, beh ecco, è proprio Miyazaki a regalarci il portale verso la nostra immaginazione.

Nei cartoni che narrano la vita normale, almeno all’apparenza, in città come Tokyo o nelle campagne nipponiche, troviamo la poesia di ogni singola azione quotidiana o di quelle che non ci aspetteremmo mai di vivere. Elementi fantastici come streghe, incantesimi, creature fantastiche e mondi paralleli accomunano la maggior parte delle opere

dei registi dello studio d’animazione.

Personalmente da bambina adoravo Il mio vicino Totoro, Ponyo sulla scogliera, Kiki consegne a domicilio, Arrietty e così via. Durante la prima adolescenza ho sognato storie d’amore come quella de I Sussurri del mio Cuore o de La Collina dei papaveri. Oggi ciò che mi affascina di più sono le realtà misteriose, i mondi distopici e i combattimenti fra popoli magici: sto parlando di film d’animazione quali La principessa Mononoke, Nausicaa, Il castello errante di Howl o La città incantata. Probabilmente con l'affacciarsi dell’età adulta, cercando aspetti inerenti politica e sociologia, e provando a capire qualcosa del mondo reale, apprezzerò di più film come Si alza il vento e Porcorosso. Insomma ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età!

Il mio film preferito è senza dubbio Il castello errante di Howl. La trama tratta della giovane Sophie, di 18 anni, che lavora senza posa nella boutique di cappelli che apparteneva al padre. Durante una delle sue rare uscite in città, conosce Howl il Mago, ma, proprio a causa di questo incontro, una strega, fraintendendo la loro relazione, lancia un maleficio terribile sulla ragazza, trasformandola in una vecchia. Prostrata, Sophie fugge e casualmente, vagando nelle terre desolate, entra nel Castello Errante di Howl e, celando la sua vera identità, si fa assumere come donna delle pulizie. Questa “vecchia signora”, tanto misteriosa quanto dinamica, riuscirà in breve tempo a dare nuova vita alla dimora mobile, abitata solo da un giovane apprendista, Markl, e da colui che manda avanti il Castello, Calcifer, il demone del fuoco.

Ho rivisto recentemente questo film e ho notato una miriade di significativi particolari che mi hanno raccontato la storia di Howl in modo diverso. La pellicola è il concentrato di tutte le caratteristiche prima menzionate e riconoscibili nell’immaginario Ghibli: troviamo una storia d’amore spettacolare ed impensabile, la storia ci trasporta in un vortice di emozioni a volte confuse e caotiche, ed in altri momenti pacificanti. Tutto è circondato da un’ambientazione fantasiosa, piena zeppa di magia buona, prati fioriti, colline verdi e cieli stellati. Ma anche guerre fra uccelli infuocati, paesaggi distopici, colpi di scena macabri e spettrali. Il personaggio più emblematico del film è senz’altro Howl, uno stregone buono e magnanimo che ha stretto però un patto vincolante col demone e si comporta quindi in modo spaventoso quando meno te lo aspetti.

Scrivendo queste parole spero di poter trasmettere le scintille di passione che questi film hanno lasciato in me negli anni. Senz’ombra di dubbio Miyazaki e gli altri registi dello Studio Ghibli sono fra i più grandi registi giapponesi di tutti i tempi e hanno raccontato al mondo favole e fantasie che seppur ambientate in altri mondi, rispecchiano in modo spaventoso il nostro.

Thea Casanovas, 3P


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